Disturbi del sonno - insonnia secondaria
SINTOMI
Il sonno è una funzione biologica essenziale per l’equilibrio psicofisico, ma per molte persone diventa una battaglia notturna. L’insonnia secondaria si verifica quando la difficoltà ad addormentarsi, a mantenere il sonno o a svegliarsi riposati è causata o mantenuta da un’altra condizione sottostante, come ansia, depressione, dolore cronico, abuso di sostanze, disturbi neurologici o l’effetto collaterale di alcuni farmaci. Questo tipo di insonnia non è una patologia primaria, ma rappresenta una spia di un disagio più profondo, che coinvolge l’equilibrio neurochimico e comportamentale dell’individuo. A differenza dell’insonnia occasionale o legata a stress acuto, quella secondaria può diventare cronica e impattare in modo significativo sulla qualità della vita.
CONSEGUENZE
Dormire poco o male, notte dopo notte, non solo genera stanchezza fisica e irritabilità, ma compromette anche la memoria, l’attenzione, l’umore e le capacità decisionali. L’organismo entra in uno stato di iperattivazione che peggiora la gestione emotiva, alimenta ansia e depressione e riduce le difese immunitarie. Nel tempo, la deprivazione di sonno può diventare un fattore di rischio per patologie cardiovascolari, metaboliche e neurologiche, e ostacolare la guarigione da altre malattie concomitanti. Il sonno disturbato si trasforma così in un circolo vizioso che alimenta il problema di base da cui ha avuto origine.
CAUSE
Le cause di insonnia secondaria sono molteplici. Tra le più comuni ci sono: Disturbi dell’umore (depressione, ansia generalizzata, disturbo post-traumatico) Patologie dolorose croniche (come fibromialgia, neuropatie) Disturbi neurologici o cognitivi (Parkinson, Alzheimer) Abuso o interruzione di alcol, nicotina, farmaci Condizioni mediche generali (problemi tiroidei, respiratori, gastrointestinali) Anche lo stress prolungato e i traumi psicologici non elaborati possono innescare un'iperattivazione cerebrale che impedisce l’inizio del sonno e ne compromette la profondità.
TRATTAMENTI TRADIZIONALI
Il trattamento dell’insonnia secondaria si basa sul riconoscimento e la cura della causa sottostante. Spesso vengono prescritti ipnotici o ansiolitici, ma il loro uso prolungato può generare dipendenza o peggiorare il disturbo nel tempo. Accanto ai farmaci, si utilizzano tecniche di igiene del sonno, psicoterapia cognitivo-comportamentale, rilassamento e gestione dello stress. Tuttavia, quando il disturbo persiste, o la condizione di base è cronica, è utile affiancare approcci in grado di regolare direttamente l’attività cerebrale coinvolta nel ciclo sonno-veglia.
DEEP TMS® E DISTURBO DEL SONNO
La Stimolazione Magnetica Transcranica Profonda (Deep TMS®) offre un’opzione terapeutica innovativa per i disturbi del sonno associati a condizioni psichiatriche e neurologiche. Agendo su specifiche aree della corteccia prefrontale e limbica, Deep TMS modula i circuiti responsabili dell’iperattivazione cerebrale, del controllo dell’umore e della regolazione circadiana. Nei pazienti con insonnia secondaria a depressione, ansia, stress post-traumatico o dolore cronico, il trattamento può: Ridurre il tempo necessario ad addormentarsi Aumentare la durata e la profondità del sonno Migliorare la qualità del riposo percepito Attenuare l’impatto dei sintomi associati (umore, affaticamento, dolore) Presso Brain Center®, il trattamento Deep TMS viene personalizzato in base alla patologia associata, integrandosi con strategie psicologiche e comportamentali. È una terapia non invasiva, priva di farmaci, ben tollerata, che può essere svolta senza interruzione delle normali attività quotidiane. Per chi non dorme più serenamente da tempo, Deep TMS® rappresenta una possibilità concreta di ritrovare l’equilibrio neurobiologico necessario per il riposo, il recupero e la salute mentale.

