Acufene (Tinnito)
SINTOMI
L’acufene, o tinnito, è la percezione di suoni – come fischi, ronzii, sibili o pulsazioni – in assenza di stimoli acustici esterni. Può manifestarsi in modo intermittente o continuo, su uno o entrambi i lati, e variare per intensità e tonalità. In alcuni casi, si presenta come un lieve disturbo tollerabile, ma per molti pazienti diventa un suono persistente e debilitante che interferisce con la concentrazione, il sonno e il benessere psicologico. Il sintomo non è una malattia in sé, ma spesso segnala una disfunzione del sistema uditivo o del sistema nervoso centrale. La costante presenza del suono, soprattutto in ambienti silenziosi o durante la notte, può generare forte stress e, col tempo, contribuire allo sviluppo di ansia, insonnia o depressione.
CONSEGUENZE
Quando l’acufene persiste nel tempo, può compromettere significativamente la qualità della vita. Il paziente può sviluppare un’iperattenzione al sintomo, cercando costantemente di mascherarlo o controllarlo, senza successo. Questo atteggiamento genera una spirale negativa, dove il rumore percepito diventa fonte di frustrazione, agitazione e isolamento sociale. Le ripercussioni sul benessere mentale sono comuni: difficoltà nel rilassarsi, calo della soglia di attenzione, irritabilità crescente e perdita di motivazione nelle attività quotidiane. Il disturbo, se non gestito, può diventare un fattore perpetuante di disagio psico-fisico cronico.
CAUSE
Le cause dell’acufene sono numerose e spesso multifattoriali. Possono derivare da danni all’orecchio interno, invecchiamento del sistema uditivo, esposizione prolungata a rumori intensi, traumi cranici o alterazioni della circolazione sanguigna a livello cocleare. Anche alcune patologie neurologiche o condizioni psicologiche come lo stress cronico o i disturbi d’ansia possono innescare o aggravare il disturbo. In molti casi, però, non è possibile identificare una causa specifica, il che rende complessa la gestione clinica e frustante la ricerca di soluzioni da parte del paziente.
TRATTAMENTI TRADIZIONALI
Il trattamento dell’acufene varia in base alla causa e alla gravità. I metodi tradizionali includono terapie di mascheramento sonoro, l’uso di apparecchi acustici nei casi associati a ipoacusia, tecniche di rilassamento, terapia cognitivo-comportamentale e, in alcuni casi, l’assunzione di farmaci ansiolitici o antidepressivi. Tuttavia, molti pazienti non ottengono benefici duraturi da questi approcci. Il trattamento spesso si concentra sulla convivenza con il sintomo più che sulla sua risoluzione, lasciando chi ne soffre con la sensazione di una battaglia quotidiana senza tregua.
DEEP TMS® E ACUFENE
Negli ultimi anni, la Stimolazione Magnetica Transcranica Profonda (Deep TMS®) si è affermata come una possibilità terapeutica emergente per il trattamento dell’acufene cronico, soprattutto nei casi associati a disregolazioni emotive e alterazioni della plasticità cerebrale. Presso Brain Center®, Deep TMS viene utilizzata per modulare le aree corticali coinvolte nell’elaborazione del suono e nella percezione dell'acufene, come la corteccia temporale, parietale e prefrontale. Attraverso un percorso non invasivo, ambulatoriale e privo di effetti collaterali farmacologici, la stimolazione profonda favorisce una riorganizzazione dell’attività cerebrale alterata, contribuendo alla riduzione dell’intensità percepita del sintomo e del disagio emotivo associato. L’intervento si integra perfettamente in un approccio multidisciplinare, che può includere il supporto psicologico, l’educazione alla gestione del sintomo e il monitoraggio clinico. Per chi convive con l’acufene da anni, rappresenta una nuova frontiera terapeutica, concreta e scientificamente fondata, per ritrovare il silenzio e la serenità.

