Morbo di Alzheimer
SINTOMI
L’Alzheimer e le forme di demenza senile rappresentano un insieme di patologie neurodegenerative progressive che compromettono le capacità cognitive, la memoria e il funzionamento quotidiano della persona. I sintomi iniziali sono spesso sfumati: difficoltà nel ricordare eventi recenti, nel trovare le parole giuste o nell’orientarsi nello spazio. Con il tempo, questi segni evolvono in confusione, disorientamento temporale, incapacità di riconoscere persone familiari e perdita dell’autonomia. I disturbi non riguardano solo la memoria: il paziente può manifestare cambiamenti nel tono dell’umore, agitazione, comportamenti ripetitivi, perdita di giudizio e, nelle fasi più avanzate, una profonda dipendenza dagli altri per qualsiasi attività quotidiana. L’impatto emotivo è profondo, sia per chi ne soffre sia per chi se ne prende cura.
CONSEGUENZE
L’evoluzione dell’Alzheimer e delle demenze comporta una graduale ma inesorabile perdita dell’identità funzionale. La persona affetta diventa sempre più fragile, vulnerabile e dipendente, mentre i familiari si trovano a vivere un lutto psicologico continuo, assistendo alla trasformazione di chi conoscevano in qualcuno che non riesce più a riconoscerli. A livello sociale e familiare, le conseguenze possono essere drammatiche: carico assistenziale elevato, esaurimento emotivo dei caregiver, isolamento, costi economici ingenti e una crescente difficoltà nel garantire una qualità della vita dignitosa. Nonostante la progressione della malattia, ogni intervento che possa rallentare il declino cognitivo rappresenta un’occasione preziosa per mantenere vivo il legame con la persona.
CAUSE
Il Morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza senile. È causato da un’alterazione progressiva delle connessioni neuronali, dovuta all’accumulo di proteine anomale (beta-amiloide e tau) nel cervello. Questo processo distrugge lentamente i neuroni e compromette le funzioni cognitive superiori. Le cause precise non sono ancora completamente chiare, ma si riconoscono diversi fattori di rischio: predisposizione genetica, età avanzata, traumi cranici, stile di vita sedentario, ipertensione e diabete. Anche fattori psicosociali, come la solitudine o l’inattività mentale prolungata, possono accelerare la degenerazione cognitiva.
TRATTAMENTI TRADIZIONALI
Attualmente non esiste una cura definitiva per l’Alzheimer, ma esistono approcci terapeutici volti a rallentare la progressione e migliorare la qualità della vita del paziente. I trattamenti convenzionali si basano su farmaci sintomatici, come inibitori delle colinesterasi e memantina, che possono temporaneamente migliorare l’attenzione e la memoria. La stimolazione cognitiva, la fisioterapia e il supporto psicosociale rappresentano un pilastro importante nella gestione quotidiana della malattia. Tuttavia, l’efficacia di queste terapie diminuisce col progredire della malattia, rendendo urgente l’integrazione di strumenti innovativi in grado di agire direttamente sui circuiti cerebrali coinvolti.
Deep TMS® E ALZHEIMER
La Stimolazione Magnetica Transcranica Profonda (Deep TMS®) è oggi considerata una delle tecnologie più promettenti nel panorama della neuromodulazione. Studi clinici hanno dimostrato che la stimolazione delle aree frontali e parietali può favorire il mantenimento delle funzioni cognitive residue, migliorare l’attenzione e l’umore, e contrastare l’apatia. Presso Brain Center®, il trattamento con Deep TMS è studiato per offrire ai pazienti affetti da Alzheimer lieve e moderato un percorso non invasivo, indolore e privo di effetti collaterali farmacologici. La stimolazione agisce sulla plasticità cerebrale, supportando la comunicazione tra neuroni residui e rallentando la degenerazione delle reti cognitive. Inoltre, nei casi in cui la demenza si accompagni a sintomi depressivi o ansiosi – frequenti e spesso trascurati – il protocollo Deep TMS si rivela particolarmente efficace nel migliorare l’equilibrio emotivo e ridurre l’agitazione. Un’opportunità concreta per preservare la dignità, l’identità e la relazione, anche nel lento scorrere della malattia.
